Da aprile lo sportello Caritas diocesana di Caserta, Capua ed ex Canapificio per distribuire abiti ai lavoratori stranieri

Da oltre 10 anni, in tutta l’area di Castel Volturno, la rete di associazioni ed enti sottoscriventi il presente comunicato lavorano su ampio raggio nel contrasto dello sfruttamento lavorativo della manodopera straniera e nella lotta al caporalato.

Questo impegno sin dall’inizio si è concretizzato in campagne informative, sportelli legali, vertenze, protocolli di collaborazioni con le istituzioni coinvolte, denunce, percorsi di tutela delle vittime e accompagnamenti abitativi e lavorativi mirati alla fuoriuscita dallo sfruttamento.

Purtroppo uno degli elementi emersi negli anni è sia l’alto tasso di incidenti sul lavoro, dovuto anche alla mancanza di adeguato vestiario antinfortunistico, che gli incidenti stradali che coinvolgono i braccianti a giornata nel tragitto verso, e dai, luoghi di lavoro. Infatti spesso questi si trovano spersi nell’entroterra agricolo o lungo tragitti mal illuminati, dove i braccianti devono transitare in bicicletta in una pericolosa situazione di bassissima visibilità.

Per queste ragioni la Caritas Diocesana di Caserta, la Caritas Diocesana di Capua, entrambe parte del progetto S.I.P.L.A. e di Progetto Presidio di Caritas Italiana tramite le rispettive cooperative, e il Centro Sociale “Ex-Canapificio”, dal mese di aprile avvieranno una distribuzione costante di vestiario adeguato ai lavoratori stranieri che affluiscono settimanalmente allo sportello di assistenza coordinato che prende luogo settimanalmente presso il Centro Fernandes, il martedì e il giovedì mattina.

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